Attore di Star Wars scatena polemiche con commenti sul blackface

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Billy Dee Williams, la star del cinema di 87 anni famosa per il suo ruolo di Lando Calrissian in L’Impero colpisce ancora, ha fatto dichiarazioni controverse riguardo all’uso del blackface nell’industria dell’intrattenimento. In un recente podcast, Williams ha espresso il suo sostegno agli attori non neri che indossano il blackface, una pratica che consiste nel scurire il proprio tono della pelle per interpretare un personaggio nero. Williams ha persino trovato divertente l’uso del blackface da parte di Laurence Olivier nel film Othello del 1965, affermando di essere “caduto dalle risate” e di amare quel tipo di rappresentazione. Quando gli è stato chiesto della appropriateness del blackface nella società odierna, Williams ha difeso la pratica, suggerendo che gli attori dovrebbero poter fare ciò che vogliono.

È sconcertante vedere un attore nero come Williams difendere pubblicamente una pratica così insensibile dal punto di vista razziale. Nonostante la sua lunga carriera e la sua posizione privilegiata, Williams non riconosce il danno e l’offensività del blackface. È fondamentale che individui delle comunità minoritarie, specialmente coloro che hanno una piattaforma nei media mainstream, usino la loro influenza in modo responsabile e promuovano messaggi positivi e inclusivi. I commenti di Williams minano i progressi compiuti nella lotta al razzismo e perpetuano stereotipi dannosi.

È importante notare che essere offesi dal blackface o da altri comportamenti razzisti non equivale a avere una mentalità da vittima o essere sempre arrabbiati. Denunciare e affrontare casi di razzismo è un passo necessario per creare una società più inclusiva ed equa. L’uso del blackface nel cinema, in televisione e in teatro ha una lunga storia, ma è essenziale riconoscere i suoi effetti dannosi e lavorare per eliminare tali pratiche.

Billy Dee Williams, noto per il suo ruolo di Lando Calrissian nella saga di Star Wars, sta affrontando critiche per i suoi recenti commenti sul blackface. In un’intervista, Williams sembrava minimizzare la natura problematica del blackface e il suo impatto sulla comunità nera. Questa è una posizione deludente da prendere, specialmente per qualcuno che ha ottenuto successo nell’industria cinematografica.

Il blackface ha una lunga storia di disumanizzazione delle persone nere e di perpetuazione di stereotipi razzisti. È nato negli anni ’30 con gli spettacoli di minstrel, dove gli interpreti bianchi scurivano i loro volti con sughero bruciato o lucido per scarpe. Le caratteristiche esagerate, come la pelle al carbone e le labbra rosse, servivano a denigrare e deridere gli individui neri.

Sostenendo il blackface, Williams sta essenzialmente dando ai razzisti e bigotti il permesso di continuare il loro comportamento discriminatorio. Manda un messaggio che il razzismo è accettabile e mina i progressi compiuti nel combattere l’ineguaglianza razziale. È sconcertante vedere qualcuno come Williams, che ha avuto successo a Hollywood, ignorare le lotte che molti attori neri affrontano ancora nell’industria.

Speriamo che le critiche ai commenti di Williams lo spingano a riconsiderare la sua posizione e ad informarsi sugli effetti dannosi del blackface. Come personaggio pubblico, le sue parole hanno peso e possono influenzare l’opinione pubblica. È importante che le celebrità usino responsabilmente la loro piattaforma e promuovano l’inclusività e l’uguaglianza.

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